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1) Dizion. 5° Ed. .
CHIUDERE.
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CHIUDERE.
Definiz: Att. Congiungere insieme e fermare comecchessia; detto delle imposte di porte, di usci, di finestre, delle due parti d'un cancello, e simili.
Dal lat. cludere, che trovasi come forma varia di claudere. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Chiuser le porte que' nostri avversarj Nel petto al mio Signor, che fuor rimase.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 9: Allora frate Elia turbato, e con furia, chiuse l'uscio e partissi.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 151: Trasserlo fuori del Tempio, e chiusero incontanente le porte.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 98: Prestamente andò a chiuder l'uscio.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 48: Chiusa È poi la porta, e sol Clorinda esclusa.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 11: E domattina a ogni vostra posta, Se v'è di gusto, ritornar potrete, Nè si chiuderà più rastrel nè 'mposta, Finchè la Fiera licenziar vedrete.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 354: L'uscio costui Chiuse, partendo, e mi lasciò con lui.
Definiz: § I. E in locuzione figurata. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Però comprender puoi che tutta morta Fia nostra conoscenza, da quel punto Che del futuro fia chiusa la porta.
Definiz: § II. Riferito a case, o stanze, o a qualunque altro edifizio pubblico o privato, vale Chiuderne l'uscio o la porta. Ed in tal senso dicesi anche, assolutamente, Chiudere. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 93: Vogliono alcuni che Virgilio avesse in mente questa immagine della Guerra, quando fece que' versi: Chiudrassi a Giano il tempio, e dentro assiso Sopra l'armi spietate empio Furore ec.
Definiz: § III. Riferito a casse, bauli, scatole o simili, vale Fermarne il coperchio, o Porvelo, assicurandolo per lo più mediante serratura o legatura.
Definiz: § IV. Detto delle cassette d'un cassettone, d'un tavolino, o altro mobile, vale Spingerle dentro al mobile stesso, per lo più assicurandole poi mediante la chiave. Nel qual senso medesimo dicesi anche Chiudere il cassettone, il tavolino, ec.
Definiz: § V. Detto di vano o apertura qualunque, vale Turarla apponendovi ciò che serve a coprirla, in modo però da poterlo cavare quand'occorra.
Definiz: § VI. E pure detto di vano o apertura qualunque, usasi altresì per Turare, sia con muramento, sia con altro stabile lavoro d'arte, secondo la specie o natura di esso vano.
Definiz: § VII. Riferito a luogo per l'innanzi aperto o libero, vale figuratam. Vietarne l'adito o l'uso.
Definiz: § VIII. Riferito a strada, fiume, canale, e in generale a qualsivoglia passo, vale Porvi attraverso alcun ostacolo che valga a impedire l'andata, l'uscita, il corso ec. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 153: Intanto Teseo.... andava nelle cittadi Eritee di Pallas: Acheloo gli chiuse la via, e fece dimorare colui ch'era avvisato ad andare.
Esempio: Petr. Rim. 2, 203: E quei che volser a' nemici armati Chiuder il passo con le membra sue.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 338: Per tanto, considerato il letto del fiume, parve ad Alessandro spediente.... di chiuderlo non molto lungi da Lillò alla volta di Anversa.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Dant. Rim. 195: Gli atti disdegnosi e feri, Che nella donna mia Sono appariti, m'han chiuso la via Dell'usato parlare.
Definiz: § X. Riferito a piaghe o ferite, vale Impedirne il flusso del sangue o degli umori; ed altresì Far rimarginare o risarcire.
Definiz: § XI. E in locuz. figurata. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 11: Chiuda le piaghe mie colei ch'aprille.
Esempio: E Cas. Rim. 1, 12: Ella m'aprio Con dolci piaghe acerbe il fianco; ed ella Vien che m'uccida, o pur le sani o chiuda.
Definiz: § XII. Riferito a vasi o altri recipienti, vale Apporre al loro orifizio, o Volgere convenientemente, il congegno o strumento che serve a impedir l'uscita del liquido in essi contenuto; e talvolta dicesi anche del congegno o strumento medesimo. –
Esempio: Bald. Eron. 27: Sia la chiave s t, la quale chiuda come s'è detto quegli umori con il galletto.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 60: Una laminetta di vetro atta a chiudere la bocca del vaso.
Definiz: § XIII. E in locuzione figurata. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 252: Tolti i figli all'oltraggio Di povertà, che al misero Chiude le fonti d'ogn'idea gentil.
Definiz: § XIV. E riferito a balla, sacco, sacchetto e simili, vale Stringerne e legarne la bocca con cordicella.
Definiz: § XV. Riferito a lettere, plichi o simili, vale Assicurare mediante ostia, ceralacca, gomma od altro, ed anche semplicemente Piegare. –
Esempio: Bocc. Filoc. 285: Fatta la pistola, Florio la chiuse piangendo, e suggellolla.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 92: E poi piegò la lettera e la chiuse, E suggellata se la pose in seno.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 25, 93: Chiusa ch'ebbe la lettera, chiuse anco Gli occhi.
Definiz: § XVI. Riferito a libro, quaderno o simili, aperto, vale Ripiegarne insieme le due parti.
Definiz: § XVII. Riferito ad ali, braccia, mani, labbra e simili parti del corpo, per l'innanzi distese o aperte, vale Stringerle insieme, Raccoglierle al corpo, Ripiegarle, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 50: Quando gli parve poi, volse il destriero, Che chiuse i vanni e venne a terra a piombo.
Esempio: Bandell. Novell. 6, 263: Mai non chiudeva le mani a chi a lui ricorreva (qui in locuzione figurata).
Definiz: § XVIII. E riferito a bocca o ad occhi, Riunire, Congiungere insieme, le labbra o le palpebre. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 39: Immantinente che santo Francesco ebbe fatta la Croce, il lupo terribile chiuse la bocca.
Esempio: Machiav. Comm. 112: Voglio che tu ti storca il viso, che tu apra, aguzzi, o digrigni la bocca, chiugga un occhio.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 26: Ma vedea come quei, ch'or apre, or chiude Gli occhi, mezzo tra 'l sonno e l'esser desto.
Esempio: Varan. Vis. poet. 1: Su l'onde in rotator circoli strette Fissai, ritorsi, chiusi le pupille Da un improvviso orror vinte e ristrette.
Definiz: § XIX. Riferito ad oggetto qualunque che si voglia custodire, vale Porlo o Riporlo in luogo o arnese che si assicuri chiudendolo. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 8: La fece [l'urna] incontanente ricogliere, arrecare alla sua casa in città, e chiudere sotto grandissima custodia in una stanza.
Definiz: § XX. Pur riferito ad oggetto, vale anche semplicemente, Porlo dove possa esser tenuto nascosto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 6: Del dito se lo leva [l'anello], e a mano a mano Se 'l chiude in bocca.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 12, 34: L'annel, che le schivò più d'un disagio, Tra le rosate labra si chiudea.
Definiz: § XXI. E riferito a cosa deposta in alcun luogo, vale Coprirla accumulando sopra ad essa checchessia. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 3, 12: E fatto un fosso,.... Dentro vel pose [Vegliantino].... e poscia vel chiudette Con spine, sassi e terra.
Definiz: § XXII. Riferito a persona, vale Chiudere il luogo ove ella è, cosicchè non possa uscire. E dicesi anche di animali.
Definiz: § XXIII. E in senso più particolare, dicesi Chiudere in carcere, in prigione o simili, per Rinchiudere in quella; Incarcerare, Imprigionare. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Breve pertugio dentro dalla muda,.... in che conviene ancor ch'altri si chiuda, M'avea mostrato ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 45: Chiuderà Marte ove non veggia luce, E stringerà al Furor le mani al dorso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 13, 3: Ben che io sia certa.... Ch'io porterò del mio parlar supplizio, Perchè a colui che qui m'ha chiusa, spero Che costei ne darà subito indizio, Pur ec.
Esempio: Cecch. Esalt. 3, 9: L'hanno chiuso Nella prigione d'Erasto.
Definiz: § XXIV. Usasi anche parlando di eserciti, gente armata e simili, e vale Circondare il nemico e stringerlo per modo da torgli ogni uscita o ritirata dal luogo dove esso si trova.
Definiz: § XXV. Figuratam., Chiudere in un luogo, vale Costringere a non uscirne, Impedire di venirne via, Trattenere; e dicesi più che altro di cattivo tempo, incomodi di salute, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 80: Ben debb'io perdonare a tutt'i venti, Per amor d'un che 'n mezzo di duo fiumi Mi chiuse, tra 'l bel verde e 'l dolce ghiaccio.
Definiz: § XXVI. Chiudere, vale anche Circondare, Cingere di mura, siepe, fosso o altro simile riparo. –
Esempio: Dant. Inf. 31: Ma quelle donne aiutino il mio verso, Ch'aiutaro Anfione a chiuder Tebe.
Esempio: Strin. Cron. 126: Fecero due camere e chiuserle d'assi.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 15: Questa città di Roma chiusa negli anni della edificazione ovvero formazione del mondo 4494 anni.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 150: In questo caso basterà chiudere i luoghi pericolosi con la cortina A D.
Definiz: § XXVII. E in senso generico, Intorniare, Circondare. –
Esempio: Dant. Parad. 12: E nel suo giro tutta non si volse, Prima ch'un'altra d'un cerchio la chiuse.
Definiz: § XXVIII. E dicesi anche della cosa stessa che circonda e cinge. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 70: Sua patria e mia, che 'l lago e la palude Del rifrenato Menzo (Mincio) intorno chiude.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 92: Quel che ne comprendono e chiudon dentro le mura [della città] non è più che un quattro in cinquemila case.
Definiz: § XXIX. Riferito a paese, provincia, possesso o simili, e detto di monti, fiumi, fossi ec., vale Limitare, Terminare. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Presso del Quarnaro, Che Italia chiude e i suoi termini bagna.
Definiz: § XXX. Per Contenere in sè, Racchiudere. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 14: La condusse [d'Amon la figlia] a quella sepoltura Che chiudea di Merlin l'anima e l'ossa.
Definiz: § XXXI. E figuratam. –
Esempio: Menz. Pros. 3, 264: Egli adiviene che più sentenze, e quelle diverse, chiudonsi talvolta da un verbo solo: ma in verità egli vi si dee supplire con altro verbo, affinchè il suo vero e legittimo senso se ne ritragga.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 21: Un gran senso chiudean queste parole.
Definiz: § XXXII. E pur figuratam., Porre dentro, Inchiudere; ed anche Raccogliere, Ristringere. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 35: So io ben, ch'a voler chiuder in versi Suo' laudi, fora stanco Chi più degna la mano a scriver porse.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 123: Così potess'io ben chiuder in versi I miei pensier, come nel cor gli chiudo.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 270: A me dispiace che... non li posso chiudere in una lettera un discorso di due buone ore, ch'io soglio far ec.
Definiz: § XXXIII. E pur figuratam., Celare, Occultare, Nascondere. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 232: Nessun secreto fia chi copra o chiuda; Fia ogni coscïenza, o chiara o fosca, Dinanzi a tutto il mondo aperta e nuda.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 398: A ciò ch'appar di fuore Guardan, senza veder che chiugga in seno.
Esempio: Fag. Pros. 94: Dimostrando un esterno candore d'illibata innocenza, chiudono la putredine più stomacosa de' vizj.
Definiz: § XXXIV. Pur figuratam., riferito a sentimenti od affetti, Contenere, Raffrenare. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Allor chiusero un poco il gran disdegno.
Definiz: § XXXV. E detto di sensi, facoltà o simili, vale figuratam. Sospenderne l'esercizio, Impedire, Opprimere. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 147: Nè la soprabondante pietà ed allegrezza materna le permisero di potere alcuna parola dire; anzi sì ogni virtù sensitiva le chiusero, che quasi morta nelle braccia del figliuol cadde.
Definiz: § XXXVI. Per Compiere, Terminare, Finire; anche in senso figurato. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 617: Qui determina.... e chiude il canto.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 1: Crederò pure una volta di chiudere in quest'ordinario, per ogni conto, e la disputa, e le fatiche in materia dei nuovi sistemi di Saturno.
Esempio: Fag. Rim. 3, 107: Ne' titoli (oh qui sì davver si suda!) Esser bisogna in dargli accuratissimo, Prim'ancor che la lettera si chiuda.
Definiz: § XXXVII. E riferito a contrattazioni, pratiche, partiti e simili, vale Stringere, Conchiudere.
Definiz: § XXXVIII. Riferito a schiere, corteggi, processioni e simili, vale Esserne gli ultimi, Venire in fondo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 213: Costor chiudean quell'onorata schiera.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 5: E chiudendo le schiere, ivano a paro I principi Guglielmo ed Ademaro.
Definiz: § XXXIX. Riferito a scuole, accademie, parlamenti, concilj, tribunali, teatri o simili, vale Por fine al corso, o semplicemente Sospenderlo, degli studj, adunanze, discussioni, giudizj, rappresentazioni, che in quelli si fanno. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 288: Il Cardinal di Loreno,.... chiuso che fu il concilio di Trento nel mese di novembre di questo medesimo anno, trasferitosi a Roma, aveva persuaso al Pontefice ec.
Definiz: § XL. Riferito a negozio, bottega, traffico o simili, vale Cessare, Smettere; ed usasi anche assolutamente.
Definiz: § XLI. Ed altresì vale semplicemente Sospendere a cagione della notte, di giorno festivo, od altro qualsia. Ed usasi pure assolutamente. –
Esempio: Pulc. Luc. Giostr. 132: Il bando andò, che si chiudessi il giorno; Ma e' s'intendea per le botteghe certo.
Definiz: § XLII. Neutr. pass. chiudersi Detto delle imposte d'usci o finestre, dei cancelli e simili, vale Congiungersi insieme, spinte da una forza qualsiasi, e fermarsi ne' battenti o nelle serrature.
Definiz: § XLIII. Per estensione dicesi anche di qualsivoglia arnese, al quale sia apposta una serratura, specialmente a molla, allorchè questa scatta per qualche accidente, o l'arnese stesso non si può più aprire.
Definiz: § XLIV. Per similit. dicesi delle parti disgregate d'un corpo qualunque, per Riunirsi; e specialmente usasi parlando di piaghe o ferite. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 93: Il pozzo è cavo, e pieno al sommo d'acque: Grieve è lo scudo e quella pietra grieve. Non si fermò fin che nel fondo giacque: Sopra si chiuse il liquor molle e lieve.
Definiz: § XLV. Detto di persona, vale Ritirarsi in alcun luogo, chiudendone l'uscio o l'accesso. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 225: Quando compariva una donna alla porta della sua cella, allora il Santo si raccapricciava, si poneva in orazione, calava a chiudersi a chiave ed a catenaccio, senza voler nè pure udirla.
Definiz: § XLVI. Chiudersi, figuratam., e più che altro in maniera poetica, vale anche Raccogliersi in checchessia e quasi occultarvisi. –
Esempio: Tass. Gerus. 12, 93: Poi nel profondo de' suoi rai si chiuse [Clorinda], E sparve, e novo in lui [Tancredi] conforto infuse.
Definiz: § XLVII. Pur figuratam., Contenersi, Racchiudersi. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 289: Il tesor che in te si chiude Io consacro alla Virtude.
Definiz: § XLVIII. E altresì figuratam., per Celarsi, Occultarsi, Nascondersi. –
Esempio: Dant. Rim. 144: Ed ella ancide, e non val ch'uom si chiuda.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 15: Nè prima l'altro sol nel mar si chiuse, Che presso a San Malò ritrovò un legno, Nel qual si pose.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 10, 75: Le donne di Alessandria e i cavalieri Vestiti a bruno andaro dal Soldano;.... Ma l'aspro vecchio, fisso in suo decreto, Si chiude a tutti.
Definiz: § XLIX. Per Ristringersi, Contrarsi. –
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 409: L'elastro imperfetto s'apre alquanto più lentamente che non s'è chiuso; onde nello stesso punto, chiudendosi l'elastro, la velocità del corpo è maggiore, minore aprendosi.
Definiz: § L. Detto de' fiori, vale Raccogliere insieme le proprie foglie, Ristringersi nella boccia. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 23: Li fiori per lo freddo della notte si chiudono; ma poscia riscaldati dal sole s'aprono, e si rinvigoriscono.
Esempio: E Ottim. Comm. Dant. 3, 240: Questo altresì appare in alcuni fiori, che nel levare del sole s'aprono, e nell'andare sotto chinano la testa, e quasi si chiudono.
Definiz: § LI. Figuratam., trovasi detto della mente, per Perdere il senso delle cose esteriori. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Al tornar della mente, che si chiuse Dinanzi alla pietà de' duo cognati, Che di tristizia tutto mi confuse, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 178: Pone Dante che la mente si chiuda quando l'uomo tramortisce, perchè si chiudono tutti i sentimenti per li quali la mente riceve impressione.
Definiz: § LII. Detto di cielo o di tempo, vale Rannuvolarsi, Oscurarsi, Coprirsi di nubi. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 145: Avvenne.... che subitamente il cielo si chiuse d'oscuri nuvoli.
Esempio: E Bocc. Filoc. 2, 26: E così standosi, mi parve vedere il cielo chiudersi d'oscuri nuvoli.
Esempio: Grazz. Pros. 2: Mentre che essi e colle voci e co' suoni attendevano a darsi piacere, si chiuse il tempo, e cominciò per sorte a mettere una neve sì folta, che in poco d'ora alzò per tutto un buon sommesso.
Definiz: § LIII. E pur detto di cielo, trovasi figuratam., e in maniera poetica, a denotare lo Sparir delle stelle da esso per effetto della luce solare. –
Esempio: Dant. Parad. 30: E come vien la chiarissima ancella Del Sol più oltre, così il ciel si chiude Di vista in vista, infino alla più bella.
Definiz: § LIV. Neutr. Chiudere, detto di usci, finestre, bande, imposte e simili, vale Commettersi, Combaciare, l'una parte con l'altra, o Adattarsi con precisione alla respettiva apertura: e detto di qualsivoglia serrame in generale, Esser atto a tener congiunte e fermate le parti della cosa che si vuol chiudere.
Definiz: § LV. Detto di vesti, vale Soprammettersi l'una parte con l'altra, e stringersi acconciamente, per modo che il corpo venga ad esserne coperto.
Definiz: § LVI. Riferito alla durata di checchessia, vale Compiersi, Terminare, Finire. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 113: E dice, ch'era in sul chiudere del dì.
Definiz: § LVII. Chiudere la bocca. –
V. Bocca, § LIV.
Definiz: § LVIII. Chiudere occhio, o un occhio, o gli occhi. –
V. Occhio.
Definiz: § LIX. Chiudere gli orecchi. –
V. Orecchio.
Definiz: § LX. Chiudere la strada o la via. –
V. Strada, Via.
Definiz: § LXI. Chiudere la vita, il corso mortale, e anche i suoi giorni, le ore estreme e poeticam. anche i suoi giorni, le ore estreme, e simili; vale Terminare la vita, Morire. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 77: Per vendicarsi va a Drusilla, e mira Che di sua vita ha chiuse l'ore estreme.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 103: Qui ricondotta la guerriera avrei, O chiusi, ov'ella il terren fe' vermiglio, Con memorabil fine i giorni miei.
Esempio: Maff. Merop. 4, 4: Viv'egli ancora? E. Ei chiuse il giorno estremo.
Definiz: § LXII. Chiudere la porta o l'uscio, o simili, ad alcuno, o in faccia ad alcuno, figuratam., vale Negargli l'ingresso, Impedire che entri o che venga, Respingerlo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 252: Tal ch'a' buon solamente uscio si chiude.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 228: Ragione è ben ch'all'alma ingrata e rea L'etade manchi, e 'l ciel chiugga le porte.
Definiz: § LXIII. E riferito a cose astratte o morali. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 13, 34: Io, come il mondo sa, mi vado a opporre, E chiuggo in tutto al suo desir le porte.
Esempio: Forteguerr. Cap. 188: Ma ti vuo' dire ancora un'altra cosa, Che a tutti i mali può chiuder la porta.
Definiz: § LXIV. Chiudere alcuno con le braccia, vale Circondarlo e stringerlo con quelle, Abbracciarlo con forza. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Ma Barbariccia il chiuse con le braccia, E disse: state in là, mentr'io lo inforco.
Definiz: § LXV. Chiudersi in un chiostro, ed anche Chiudersi in un abito religioso, o simili, valgono Vestire l'abito d'un ordine religioso, Abbracciare la vita monastica; e dicesi più specialmente di donna. –
Esempio: Dant. Parad. 3: Dal mondo, per seguirla [S. Chiara], giovinetta Fuggi'mi, e nel su' abito mi chiusi.
Definiz: § LXVI. Chiudersi in casa, dicesi per Vivere ritirato, sfuggendo ogni compagnia e conversazione, sia per qualche necessità, sia per animo deliberato.
Definiz: § LXVII. Chiudersi in sella, vale Tenersi ben saldo in sella, stringendo con le gambe fortemente la pancia del cavallo. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 2, 24: Si volta Verso i giganti, e ben si chiude in sella.
Definiz: § LXVIII. Chiudersi di galoppo, trovasi detto del cavallo, per Correre velocemente, o, come oggi dicesi, Andare di galoppo serrato. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 225: E cominciò, quanto la terra è dura, Come grù per levarsi o altro uccello, A trottar; poi si chiudea di gualoppo.
Definiz: § LXIX. Chiudersi verso qualche parte, ovvero contro o addosso ad alcuno, vale poeticam. Portarsi con impeto, Precipitarsi verso un luogo o contro una persona. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 26: Ricciardetto era a Rinaldo da canto, E non si potre' dir quel ch'egli ha fatto: E dove e' crede acquistar gloria o vanto, E' si chiudeva come uccel di ratto.